Fenilmetilsulfonil fluoruro CAS 329-98-6 PMSF
Nome chimico: Fluoruro di fenilmetilsolfonile
Nomi sinonimi:
Fenilmetilsolfonilfluoruro;
PMSF;
329-98-6;
fenilmetansolfonilfluoruro;
Fluoruro di benzenmetansolfonile;
Fluoruro di benzilsolfonile
CAS no: 329-98-6
EINECS Non: 206-350-2
Formula molecolare: C7H7FO2S
Contenuto: 99%
Peso molecolare: 174.19
- Parametro
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Formula strutturale:
Descrizione del prodotto:
Il fenilmetilsulfonilfluoruro è un inibitore della proteasi altamente efficace ampiamente utilizzato nella ricerca di biochimica e biologia molecolare. Le sue proprietà chimiche uniche lo rendono eccellente nell'inibire le proteasi della serina e della cisteina, aiutando a prevenire l'idrolisi e la degradazione delle proteine durante la purificazione, mantenendo così l'attività e la funzione delle proteine.
PROVA DI ANALISI |
STANDARD |
Forma |
Polvere o cristalli simili a pelucchi da bianchi a giallo pallido |
Purezza (GC) |
Da incolore a giallo tenue |
Solubilità (torbidità) |
Da limpido a molto leggermente velato |
torbidità |
≤4.ONTU |
punto di fusione |
92°℃~ 95°℃ |
Spettro FT-IR |
Corrisponde allo spettro di riferimento |
Assorbimento UV/600 nm (soluzione di metanolo al 10%) |
<0.01 |
Principali impieghi:
1.Inibitori della proteasi della serina e della cisteina:
Il fenilmetilsulfonilfluoruro può inibire efficacemente le proteasi della serina (come la tripsina e la chimotripsina) e le proteasi della cisteina. Questa proprietà lo rende un inibitore della proteasi comunemente utilizzato nella ricerca, contribuendo a prevenire la degradazione delle proteine durante gli esperimenti.
2.Inibitori enzimatici:
Essendo un inibitore enzimatico altamente efficace, il fenilmetilsulfonilfluoruro può legarsi agli enzimi, impedendo il legame dei normali substrati agli enzimi e le loro reazioni catalitiche. Questo effetto inibitorio è particolarmente importante quando si studia la funzione e il meccanismo degli enzimi.
3.Inibitori della proteasi:
Il fenilmetilsulfonilfluoruro può inibire o antagonizzare la biosintesi o l'azione delle proteasi (endopeptidasi) ed è ampiamente utilizzato in vari esperimenti e progetti di ricerca che richiedono una degradazione proteica controllata.
Specifiche dell'imballaggio: 1. Conservare in un luogo ventilato e asciutto, prestare attenzione a prevenire pioggia e allagamenti.
2. Imballato in un sacchetto di alluminio. Conservare in un magazzino fresco e ventilato. Tenere lontano dal fuoco e da fonti di calore. Evitare la luce solare diretta. Imballaggio sigillato. Dovrebbe essere conservato separatamente da ossidanti e alcali e non deve essere miscelato. Dotato di adeguata varietà e quantità di attrezzature antincendio. L'area di stoccaggio deve essere dotata di materiali idonei per coprire le perdite
Concentrazione effettiva: 0.1-1 mM
COA, TDS e MSDS, contattare [email protected]